Ciao amici di Radio Tango Macao!
Questa notte torniamo alla più grande, immensa e spettacolare (ad insindacabile gusto del sottoscritto) orquesta di sempre: quella diretta dal Gordo, Pichuco, si insomma l'imperatore maximo Anibal Carmelo Troilo.
Libidine? No, doppia libidine, e coi fiocchi anche!!!
Si, perchè il 33 giri che ascolteremo questa notte, intitolato Cuando Tallan Los Recuerdos, è una raccolta di temi incisi tra il '43 ed il '46 dall'orquesta di Troilo con Alberto Marino, che guardacaso è anche il mio cantor preferito!
L'LP pubblicato da RCA Victor in Argentina nel 1958 vede in copertina i due assi di cui sopra; uno sciallissimo Gordo nell'atto di fare ciò che gli riusciva meglio, dirigere la sua Orquesta (skill seguita a ruota dalla sua enorme abilità nel cavalcare con alcool e sigarette las noches porteñas) ed un impomatato Marino impegnato nello sfoderare uno dei suoi poderosi do di petto.
Questa foto sprizza italianità da tutti i pori! Come molti di voi sanno il Pichuco nazionale era di famiglia napoletana e l'attitudine rilassata ma concreta che il nostro dimostra in questa foto non può far altro che confermarcelo.
Il Marino, pseudonimo di Marinaro, nacque invece a Verona (terra di fighetti come si evince dalla foto SCHERZO) e si installò in Argentina, assieme alla famiglia, durante l'infanzia.
Prima di essere consacrato a voce d'oro del tango la sua aspirazione era quella di diventare un grande della lirica ed in effetti fu proprio lo studio del bel canto di stampo italiano a dargli le capacità tecniche che Troilo cercava nel cantor da affiancare al già affermato ed insostituibile Fiorentino.
Nel '43 quindi Marino si unì a Troilo, avviando così un processo di evoluzione dell'orquesta, che adesso doveva confrontarsi con ben due fuoriclasse della voce; la particolarità del conjunto, nonchè unico obiettivo di Troilo, era infatti quella di avere un sound organico in cui nessuno strumento prevalesse sugli altri, nemmeno il cantor, l'orquesta doveva suonare in pratica come la voce di Gardel, facile quindi capire perchè essere scelto da Troilo era il sogno di ogni cantor dell'epoca.
A questo processo di rinnovamento contribuì ovviamente il mio, ça va sans dire, pianista preferito, Orlando Goñi che da sempre era stato muro portante del caratteristico sound troileano ma che, di li a poco, fu licenziato da Troilo a causa della sua sregolata vita da bohemienne che poco si conciliava con i sempre più crescenti impegni dell'orquesta.
Ascoltiamo quindi adesso Farolito de Papel, registrata il 2 giugno del 1943.
La fuoriuscita di Goñi dall'orquesta fu una vera e propria epocale emorragia; e non perchè, come qualcuno afferma, io sia un goñista convinto, ma perchè di fatto il seppur ottimo sostituto, tal Jose Basso, aveva uno stile completamente differente dal suo precedessore; ad aggirare quello che sembrava un insormontabile ostacolo comunque ci pensarono i tre principali arrangiatori di Troilo dell'epoca: Hector Maria Artola, Argentino Galvan e un giovanissimo Astor Piazzolla, che in quel periodo oltretutto militava nella sezione dei bandoneon dell'orquesta.
Proprio suo l'arrangiamento della splendida e commovente La luz de un fosforo, incisa il 17 dicembre del '43 e che andiamo ad ascoltare adesso.
Ogni volta che ascolto questo tema mi vengono i brividi, nulla di speciale comunque dato che mi da i brividi qualunque brano in cui canti Marino.
In questa notte brividosa vi lascio quindi abbracciandovi tutti.
Buonanotte amici di Radio Tango Macao.