Una delle opere di letteratura popolare più importanti della argentina : "Martin Fierro", poema gauchesco di Jose Hernandez, scritto nel 1872,decscrive una scena in una "pulperia" (il bar dell'epoca, dove la gente si riuniva a bere e cantare con la chitarra) il protagonista racconta di essersi trovato una sera, chitarra in mano cantando ed improvvisando versi per i presenti, quando arrivò il giudice con la polizia e fece una retata ,tra quelli finiti dentro, un italiano che suonava l'organetto, e aveva una scimmietta.
La strofa in questione a pagina 17 recita cosi:
Li, un gringo (un italiano)
con un organetto e una scimmia che ballava
facendoci ridere stava, quando ci fu la retata
cosi grosso il gringo e cosi brutto
vedessi come piangeva !.
Jose Hernandez descrive, già in quell'epoca la presenza del "organito" per le strade , in mezzo alla gente .
Il tango ebbe inizio nelle periferie della città di Buenos Aires, nel "arrabal" . L'organetto ambulante fu lo strumento che facilitò la diffusione del tango, dalle periferie nei quartieri di Buenos Aires. Alcuni giravano per le strade con un pappagallino ammaestrato che estraeva delle schede che, per pochi centesimi indovinavano la sorte.
Ci sono vari tangos che evocano l'organetto come integrante folcloristico dell'epoca, i due più noti sono : Organito de la tarde di Catulo Castillo e Jose Gonzales Castillo, e El ultimo organito di Homero Manzi e musica di suo figlio Hacho Manzi .
Homero Manzi in El ultimo organito utilizza pennellate di parole, che dipingono la scena di un quartiere popolare, con strade piene di fango dove le ragazze ,vestite di "percal"(tessuto molto povero) aprono le finestre per sentire la musica dell'organetto, ed escono per accennare qualche passo di ballo insieme ai ragazzi .Persone che sentono la musica e ballano dentro casa.
La luce della luna si confonde con quella della del negozio di alimentari, e l'ultimo organetto, sente l'asma dell'autunno nella voce della sua musica , se ne va lentamente, trainato da un cavallo magro, con lo zoppo e la scimmietta che balla, dicendo addio ..... lasciando l'anima del quartiere senza voce.
Testo de El ultimo organito di Homero Manzi
Las ruedas embarradas del último organito
vendrán desde la tarde buscando el arrabal,
con un caballo flaco y un rengo y un monito
y un coro de muchachas vestidas de percal.
Con pasos apagados elegirá la esquina
donde se mezclan luces de luna y almacén
para que bailen valses detrás de la hornacina
la pálida marquesa y el pálido marqués.
El último organito irá de puerta en puerta
hasta encontrar la casa de la vecina muerta,
de la vecina aquella que se cansó de amar;
y allí molerá tangos para que llore el ciego,
el ciego inconsolable del verso de Carriego,
que fuma, fuma y fuma sentado en el umbral.
Tendrá una caja blanca el último organito
y el asma del otoño sacudirá su son,
y adornarán sus tablas cabezas de angelitos
y el eco de su piano será como un adiós.
Saludarán su ausencia las novias encerradas
abriendo las persianas detrás de su canción,
y el último organito se perderá en la nada
y el alma del suburbio se quedará sin voz.
Traduzione di Victor Hugo Del Grande
Le ruote piene di fango dell'ultimo organetto,
verranno di sera cercando "el Arrabal"
con un cavallo magro, uno zoppo e una scimmietta
e un coro di ragazze vestite di "percal".
Con passi spenti, sceglierà l'angolo di una via,
dove si mischiano la luce della luna con quella del negozio di alimentari,
e balleranno il valser vicino alla "Hornacina"(piccola nicchia sul muro con delle immagini sacre)
i pallidi marchesi.
L'ultimo organetto, andrà porta a porta,
fino a trovare la casa della vicina morta,
quella che si stancò d'amare,
e macinerà tangos, per che possa piangere il cieco
inconsolabile dei versi di "Carriego"(poeta argentino)
che fuma, fuma e fuma, seduto sul marciapiede.
Sarà una scatola bianca, l'ultimo organetto...
l'asma dell'autunno scuoterà il suo suono.
Abbelliranno il suo legno, disegni di angioletti,
l'eco del pianoforte sarà come un addio.
Saluteranno la sua mancanza le fidanzate chiuse in casa,
apriranno le finestre al sentire le canzoni,
l'ultimo organetto si perderà nel nulla
e l'anima della periferia rimarrà senza voce.
diritti d'autore Victor Hugo Del Grande
utilizzo del file musicale previa autorizzazione dell'autore
in foto: "Organito callejero", dal sito Tangos y sus invitados