Il tango è sempre in agguato, anche quella sera in milonga…
Ero seduto da solo ad un tavolo, ascoltando Hector Campos, bevevo in un freddo bicchiere la mia calda nostalgia quando lo sguardo, come un raggio, si diresse verso il muro tappezzato di fotografie.
Vidi dall'altra parte che un altro sguardo come un raggio furtivo fissava me, erano gli occhi di Floreal Ruiz che mi diceva: "Equipaje!
Il tango, che è sempre in agguato come un diavolo tentatore, già un po’ brillo insieme a me, mi passò un braccio sulla spalla e mi disse:

Ha ragione Floreal, devi scrivere qualcosa sul tango Equipaje.
Così ingrato che non ricordi quante emozioni ti regalò quella voce?

Hai ragione, un tangasso!!! Equipaje, ti ricordi quando..... ad un tratto mi resi conto di parlare da solo, lui era sparito, cercai con lo sguardo se era in pista, provocando i fianchi di qualche donna ... ma niente .
Cercai la complicità di Floreal nella foto che non riuscii più a trovare, se n’era andato pure lui, vedevo solo gente ridere e ballare, eppure giuro che erano lì, mi hanno suggerito loro il tango equipaje.
Il bicchiere era quasi vuoto, l’ambrosia che conteneva viaggiava dentro di me portandomi nella nebbia dei ricordi, di quel bacio ancora umido nella mia memoria ed il tango Equipaje mi bisbigliava all'orecchio:

Un avanzo di tenerezza che non trovò con chi rimanere, e un dolore costante che non mi ha voluto abbandonare.

Sì ... avevano ragione, dovevo scrivere sul tango equipaje.
E quello dell'anno 1945, con le parole di Carlos Bahr e la musica di Hector Artola.
Carlos Bahr nacque nel quartiere de "La Boca", fu protagonista della decade del ‘40 quando - come diceva Edmundo Rivero - Buenos Aires era una festa.
Scrisse titoli importanti, insieme ai musicisti più noti del momento, come Enrique Mario Francini, Armando Pontier, Hector Stamponi, Miguel Calò e Carlos Lazzari.
Hector Artola nacque in Uruguay, suonò tanti anni in Europa con l'orchestra di Eduardo Bianco e del "Bachicha" e tanti altri personaggi importanti.
In collaborazione con Carlos Bahr scrisse tangos come Desconsuelo, Marcas, Tangos y copas ed Equipaje.
Penso che la versione dell’orchestra di Anibal Troilo, con la voce di Floreal Ruiz dell'anno 1945, sia insuperabile.

Molto porto e di più non voglio,
completano il mio bagaglio
un amore colore del cielo
e un rancore, colore del sangue.
Un avanzo di tenerezza
che non trovò con chi rimanere,
e un dolore costante
che non ha voluto abbandonarmi.
E’ molto pesante per chi non ha
un canto amico che riduca le pene,
né un sorriso che la sera lo aspetti,
né la speranza del ritorno,
Sarebbe più facile camminare se nel mio bagaglio
portassi un poco d’illusione, un sogno.
Ma le tue mani senza pietà
ruppero tutti i sogni del mio cuore.
Triste fardello quella che porto,
nella vita, per la strada.
Zavorra inutile di ricordi,
bacio amaro di un fallimento.
Il dolore di cento impegni
sfogliati nella mia mano.
E questo goffo pensiero
che mi spinge verso il rancore.

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