Ciao a tutti cari amici di Radio Tango Macao.
Gli ascoltatori più fedeli della radio avranno certamente capito che le più grandi passioni dei nostri cari conduttori, Camilla, Marco e Carlo sono il tango ed i necrologi!!!
In questa notte del 15 febbraio, parleremo quindi di un illustre violinista, compositore e direttore d'orquesta che ci lasciava esattamente 58 anni fa: il caro Edgardo Donato, onnipresente (anche più di una volta per set) nelle mie selezioni in milonga e protagonista di alcune tra le più belle e divertenti pagine della storia del tango.

Edgardo Felipe Valerio Donato nasceva il 14 aprile del 1897 a Buenos Aires da genitori, udite udite, italiani! Italiani ed entrambi musicisti, così come altri due degli 8 figli, Ascanio (violoncellista) e Osvaldo (pianista) che suonarono in molte delle formazioni che videro Edgardo come direttore.
Il nostro Edgardo inziò lo studio del violino da bambino presso il conservatorio di Montevideo, dove si trasferì con la famiglia quando aveva ancora 10 anni.
Ebbe le sue prime esperienze musicali con il padre, direttore di un'orchestra di musica lirica, ma ben presto, vista l'evidente incompatibilità di caratteri (il padre era molto serio e puntiglioso mentre Edgardo era sempre allegro e poco incline al rigore della musica colta) prese la sua strada integrando l'orquesta di Jose Quevedo (avendo così l'onore di affiancare il grande Enrique Delfino che nell'orquesta suonava il piano).

Questo fu solo l'inizio di una brillante carriera che lo vide protagonista di tanti altri progetti tra cui l'orquesta Donato /Zerrillo, l'enorme conjunto composto dalle orquestas di Lomuto, De Caro, Juan Canaro e Tanturi, il cuarteto Los Caballeros del Recuerdo ed ovviamente la sua Orquesta de Ases del Tango, i suoi muchachos.
Tra le altre cose comunque quel simpaticone di Donato collezionò un'infinità di presenze in radio ed al cinema ed alcune delle sue composizioni furono interpretate dai più grandi del tango; Carlos Gardel in persona decise di interpretare "A media luz", non fu Donato (che comunque era suo grande amico) a proporgliela, come sovente succedeva all'epoca.
Altri capolavori scritti dal maestro sono Julian, per il quale percepì l'astronomica cifra di 25000 pesos di diritti d'autore in soli due anni, e la famosissima El Huracan, interpretata poi da numerose orquestas, tra cui ovviamente quella di Juan D'Arienzo.

La copertina dell'LP di oggi ritrae un apparentemente serissimo Donato nell'atto di suonare il suo magico violino ma come tutti sappiamo l'apparenza inganna: Edgardo era infatti un simpaticone che tutti avrebbero potuto definire in mille modi meno che serio, a detta di molti al contrario viveva sulla luna.
Tra le centinaia di aneddoti divertenti che si potrebbero raccontare su di lui quello che davvero mi fa morire dalle risate è quello in cui il direttore, passeggiando nella sala d'incisione della RCA sentì cantare Adolfo Rivas ed immediatamente disse che lo voleva nella sua orquesta, salvo dimenticarsi che il cantor era in sala proprio per registrare con lui e che lo stava aspettando per iniziare le riprese!

Altro fatto simpatico: una notte il nostro buontempone, che ancora viveva a Montevideo, si recò a Buenos Aires per ascoltare un concerto di Francisco Canaro; dopo essersi presentato a Francisco gli chiese di poter suonare il suo violino e praticamente gli rubò la scena: salì sul palco sulle note de La Tablada (composizione di Canaro stesso) ma iniziò a suonare con il violino dietro alla testa e continuò coi suoi numeri da circo, qualcuno dice che lanciò più volte il violino in aria riprendendolo al volo senza perdere il ritmo: praticamente si può dire che Jimi Hendrix deve tutto a Donato!!

Adesso ascoltiamo un paio di temi in cui il nostro sfoggia tutto il suo virtuosismo (si, soli di violino, pizzicati e tutto quello che vi fa godere le orecchie è tutta farina del suo sacco.
Iniziamo con El Acomodo, registrata l'11 settembre del 1933.

Adoro lo stile Donato, sempre ben ritmico e mai banale, divertente per il ballerini e di indubbio spessore musicale; è per questo che non manca mai nelle mie selezioni, ed uno dei temi da me più usati è questa fantastica milonga, composta (così come El Acomodo) dal nostro eroe di questa notte: ascoltiamo El Lengue, registrata il 13 dicembre del 1940.

Grande, grande, grande Donato, degno rivale a mio avviso di Juan D'Arienzo.
Con questa personale e discutibilissima considerazione vi lascio augurandovi una felice notte!
Un abbraccio a tutti gli amici di Radio Tango Macao.