Ciao a tutti amici di Radio Tango Macao!
La storia di questa notte è dedicata ad una delle orquestas più apprezzate della decada de los cuarenta e che ancora oggi vanta una schiera infinita di sostenitori nelle milongas odierne: parliamo del caballero del tango Ricardo Tanturi e della sua orquesta Tipica Los Indios.

A partire dal nome ci possiamo rendere conto del carattere genuinamente porteño e tradizionalista dell'orquesta; Los Indios era infatti il nome di una delle due squadre di polo della città di Buenos Aires (l'altra era il Santa Paula, nome che presero in prestito i Santa Paula Serenaders, jazz band in cui tra gli altri militarono anche Tanturi ed il cantante Thorry). Insomma dove ci sono cavalli i porteños non possono mancare, ed infatti non è un caso che l'attuale detentrice del titolo mondiale di polo sia proprio la nazionale argentina.

El tango es el tango, questo il nome del nostro LP, è una raccolta di brani incisi tra il '41 ed il '45 con due dei più talentuosi e famosi cantores: Alberto De Lucca ed Enrique Inocencio Troncone.
Il primo, Alberto De Lucca, scelse autonomamente il nome Castillo per evitare problemi all'attività sua e del padre, ginecologi, anche se il suo buon proposito venne puntualmente disatteso nel momento in cui le sue numerose fan mangiarono la foglia, affollandogli di fatto lo studio; la leggenda racconta che una delle suddette signorine, alla lecita domanda che un ginecologo potrebbe porre alle sue pazienti, "signorina è pronta?", rispose: "io si dottore, e lei?".

Il buon Inocencio Troncone invece, che al tempo dell'audizione con Tanturi si presentava al pubblico con il nome di Eduardo Ruiz, si vide cambiare il soprannome per ovvi motivi proprio dal maestro, che scelse Enrique Campos in maniera a dir poco scientifica: puntando il dito su una pagina a caso dell'elenco telefonico.

I due cantores, assurti all'onore delle cronache come veri e propri cavalli di razza del canto, ebbero la fortuna di essere accompagnati da un'orquesta dal sound organico e votato ad esaltare l'abilità tecnica dei suoi cantores, riuscendo comunque nell'arduo compito di risultare sempre interessante per i ballerini; in questo fu fondamentale il contributo di Armando Posada, il pianista, che con la sua potente marcacion bordoneada in pieno stile Goñi diede sempre risalto alla componente ritmica dell'ensemble nonostante la rilevante importanza del legato dei violini negli arrangiamenti.

Un tema caro ai porteños (forse perché erano quasi tutti Italiani, di nascita o di origine!) è la mamma, e nel 33giri che ascoltiamo questa notte i brani dedicati a quella cara donna sono ben due, un valsecito ed un tango.
Ascoltiamo subito il primo, in cui il grande Alberto Castillo ci da esempio di tutta la sua magnificenza canora: Con Los Amigos (A Mi Madre), registrata il 2 Marzo del 1943.

Parlavo di magnificenza canora perché l'ottimo Castillo nonostante i suoi massicci "rubati" rispetto all'orquesta (roba da far infartare il nazista Di Sarli, famoso per imporre ai suoi cantores di cantare sul tempo) non confonde mai il ballerino, che anzi sempre si adatta alle nuances della sua voce.
Enrique Campos, cantor decisamente più ortodosso ma mai banale, interpreta il secondo brano dedicato alla mamma, Que Nunca Me Falte, incisa il 17 Novembre del '43.

A chiosa di questo dolcissimo tango dirò che la mia compagna trova alquanto strano ballarlo con uomini che evidentemente stanno pensando alla mamma...Vai a capirla tu!!!
Con questo curioso ed alquanto inspiegabile dettaglio vi auguro una buona notte.
Un grande abbraccio amici di Radio Tango Macao.