Ciao a tutti cari amici di Radio Tango Macao!
Il nostro appuntamento di questa notte e quello della prossima settimana sono dedicati a due dei principali protagonisti della cosidetta guardia nueva, il primo Julio De Caro, papà della corrente evoluzionista, altrimenti detta scuola decareana ed il secondo, Francisco Canaro capostipite della corrente tradizionalista.
Ma prima di parlare dell'ospite di oggi mi sembra doveroso dedicare qualche parola al contesto i cui i due direttori in questione si fecero promotori del rinnovamento del tango.
Le etichette guardia nueva e guardia vieja sono spesso usate in maniera impropria, ma quindi a cosa ci riferiamo quando utilizziamo questi termini?
Con guardia vieja si intende generalmente quel periodo di produzione musicale che va approssimativamente dal 1890 al 1920.
Le caratteristiche generali si possono riassumere nei seguenti elementi: la struttura dei temi era tipicamente ABCABC, i suoi protagonisti erano generalmente rondallas (le tipiche orchestrine di corde), piano o pianole e flauti, il ritmo generalmente era quello dell'habanera o del candombe, suonato rigorosamente sul tempo e si suonava a la parrilla, improvvisando, benché comunque i temi si diffondessero tramite partiture per piano; questo periodo, estremamente prolifico di composizioni ad opera di artisti come Angel Villoldo e Vicente Greco, vide la svolta che condusse la prima transizione verso la guardia nueva: l'importazione del bandoneon dalla Germania.
L'introduzione di questo strumento coincise con la nascita della cosidetta Orquesta Tipica Criolla (termine coniato proprio da Vicente Greco) e fu decisiva anche per per via del fisiologico mutamento timbrico dei conjuntos: il registro tonale si abbassò notevolmente (il bandoneon rimpiazzò a tutti gli effetti il flauto ed il contrabbasso si aggiunse alle nuove formazioni) ed il suono generale si "sporcò"; se prima violini e chitarre infatti si accordavano con il piano adesso potevano farlo anche con il bandoneon, che non sempre era perfettamente accordato al piano.
La nuova configurazione timbrica delle orquestas apriva quindi nuove frontiere esplorative ampliando notevolmente quella tavolozza di toni che Borges aveva definito pendecieros y descarados, ed il contributo di artisti come Eduardo Arolas, el tigre del bandoneon, fu decisivo per una nuova svolta "romantica" del tango.
La successiva generazione di musicisti che aveva quindi goduto di questi cambiamenti fu quella della cosidetta Guardia Nueva: tra tutti Firpo, Fresedo, Cobian, Delfino, Pedro Maffia ed ovviamente Julio De Caro e Francisco Canaro.
Fu proprio Arolas il "padrino" di un giovane Julio De Caro che, pur sapendo a cosa sarebbe andato incontro, scelse il tango come unica ragione di vita rompendo inesorabilmente i rapporti con la sua famiglia, e soprattutto con il padre, che avrebbe voluto vederlo interprete di musica classica (egli stesso era stato direttore della Scala di Milano) o al limite medico.
Per nostra fortuna De Caro si consacrò al tango creando a tutti gli effetti un nuovo modo di suonarlo ed interpretarlo; l'idea per la quale il tango fosse "anche" musica e non solo ballo fu la linea guida che lo condusse durante tutta la sua carriera, una carriera costellata di successi che lo portò a viaggiare ed a esibirsi in praticamente tutto il mondo ed essere apprezzato nel vero senso della parola da sinistra a destra; in effetti Marcelo De Alvear (presidente dell'Argentina dal '22 al '28 per l'Union Civica Radical, partito di centro-sinistra) palesò più volte l'ammirazione per il maestro, ma non fu da meno Benito Mussolini, che addirittura lo invitò a cena. È noto che la faida con Pugliese (fervente comunista) nacque il giorno stesso in cui De Caro, al cospetto del consiglio cittadino a cui insieme al collega si era rivolto per chiedere fondi a sostegno dei musicisti in crisi, si rivolse a Osvaldo dicendogli di mettere da parte le sue assurde idee politiche.
Ciò mi fa pensare che De Caro avesse parecchio apprezzato la cena con il duce, ma questa è un'altra storia!
Veniamo quindi al disco di questa notte, Todo Corazon, una raccolta di temi rigorosamente strumentali registrati tra il 1924 ed il 1928, edita da RCA Victor nel 1980 in cui gli elementi della scuola decareana sono ovviamente ben udibili: libertà espressiva ed indipendenza degli strumenti, rubati sul tempo e marcacion non necessariamente regolare.
I temi che ho scelto sono ovviamente Todo Corazon, composta proprio dal maestro De Caro, nonchè prima registrazione del suo sexteto datata Agosto 1924 ed interpretata successivamente da tradizionalisti ed evoluzionisti (vedasi Canaro e Piazzolla) e Maliciosa, registrata nell'ottobre del '28 e composta dal Luis Petrucelli, che nel sexteto ricoprì il ruolo di bandoneonista affiancandosi a Pedro Maffia sino al '26, quando gli subentrò il giovane Pedro Laurenz.
E con la musica vi lascio cari amici di RTM e vi do appuntamento alla settimana prossima con l'altro protegonista degli albori della guardia nueva, Francisco Canaro.
Buonanotte a tutti ed un grande abbraccio!