CONFLICTO EN LA TIPICA D'ARIENZO
Informaciones llegadas a esta desde Montevideo, donde esta actuando la orquesta tipica de Juan D'Arienzo, hacen saber el planteamiento de un conflicto entre dicho director y la totalidad de los musicos de su conjunto.
De acuerdo a informes que deben merecer fe, los integrantes de esa orquesta han anunciado a D'Arienzo la firme intencion de separarse de la orquesta, cumpliendo asi con el deber de noticiar, tal separacion, con un mes de anticipacion.
Seria proposito de dichos musicos formar una nueva orquesta, bajo la dieccion de Juan Polito y Mazzeo, la que actuaria en radio y dancings de esta capital. A Montevideo, con el objecto de salvar las dificultades que señalamos, partieron la semana anterior dirigentes de LR1 y otras personas vinculadas a ambas partes, sin que, al parecer, hayan tenido exito en su gestion.

Con questo trafiletto un noto quotidiano di Buenos Aires annunciava quello che a mio avviso fu il più sanguinolento cambio di formazione nel conjunto diretto dal Rey del compas.
L'antefatto è il seguente: durante l'estate del 1940 (dicembre '39 a dire il vero) i musicisti dell'orquesta, che poverini guadagnavano solo 1000 pesos al mese (mentre i loro omologhi di altre orquestas ne guadagnavano 600), decisero di chiedere un aumento al direttore eleggendo il pianista Juan Polito a rappresentante sindacale ed inviandolo suo malgrado a trattare col boss; D'Arienzo non fu molto contento della richiesta ed ovviamente la rifiutò, provando comunque a "corrompere" Polito al quale offrì un aumento di 600 pesos per placare gli animi dei compagni e farli desistere.
L'orquesta non accettò di buon grado il rifiuto ed inviò nuovamente Polito a trattare; questa volta però la reazione di D'Arienzo fu meno pacifica ed accusò il pianista di parteggiare per i ribelli invitandolo ad unirsi a loro qualora avessero voluto licensiarsi.
E così fu: il conjunto al completo fece recapitare una missiva al rey del compas annunciando il licenziamento collettivo alla fine della loro tournée nel bel mezzo del carnevale, il 4 febbraio del 1940.
Secondo alcune fonti autorevoli (Julio Nudler in primis) Juan D'Arienzo, che già aveva dato prova di essere un mediocre violinista, non eccelleva nemmeno come direttore e sovente viene addirittura collocato in quel calderone di musicisti e direttori cosidetti "figuranti" insieme a Canaro, Lauro e tanti altri; allo stesso tempo però el rey era un fine ascoltatore ed un businessman incredibile, gli bastò quindi una telefonata per convincere il giovane bandoneonista e direttore Hector Varela a mettergli a disposizione la sua intera orquesta sostituendo però due elementi chiave: il pianista, rimpiazzato da un ancora più giovane Fulvio Salamanca ed il primo violinista, sostituito dal già ampiamente navigato Cayetano Puglisi, virtuoso del violino che già aveva suonato con Canaro, Fresedo, la Tipica Victor e molte altre orquestas.
Ad aprile, in due mesi scarsi quindi, D'Arienzo tornò sulla cresta dell'onda con una formazione rinnovata da cima a fondo, cantores compresi e fu l'inizio di una nuova era per Juan D'Arienzo, era in cui si può dire che scrisse alcune delle pagine più belle della storia del tango.

Non potevo tornare all'appuntamento con le nostre Storie Viniliche se non con un disco semplicemente meraviglioso: "Aquellos Tangos...", rarissima compilation edita dall'etichetta privata di Carlos Puente, illustre storico del Tango, nel 1992.
Il 33 giri, uno dei soli due editi da Puente, consta di 16 brani registrati dall'orquesta tra il 1940 ed il 1947 di cui 5 strumentali e 9 cantati per la bellezza di 6 cantores (tutti coloro i quali si avvicendarono nell'orquesta durante quegli anni): Reynal, Casares, Mauré, Lamas, Echague e Laborde.
Per chiudere in bellezza questo episodio ho scelto i primi due temi del lato A: due bombe a mano molto ben rappresentative della qualità della nuova orquesta e soprattutto del suo nuovo, elegante ed incisivo sound: lo strumentale Quasi nada registrato il 31 dicembre del 1940 e la meravigliosa interpretazione di Yo Tambien registrata il 9 ottobre dello stesso anno.

Un grande abbraccio a tutti cari amici di Radio Tango Macao, vi auguro una dolce notte!