Ciao a tutti cari amici di Radio Tango Macao e bentrovati all'incontro settimanale con i nostri amati dischi in vinile!
Questa notte torneremo a parlare di una delle più importanti orquestas di sempre e di uno dei più
sottovalutati cantores del suo tempo ma che oggi per fortuna ha ritrovato il lustro che avrebbe sempre
meritato: l'orquesta è quella dell'antimufa Osvaldo Pugliese, il cantor è Alfredo Mazzocchi, meglio
conosciuto con lo pseudonimo di Roberto Chanel.
Di Pugliese e della sua incredibile orquesta ne abbiamo gia parlato in un altro episodio di storie viniliche,
oggi mi concentrerò quindi sulla storia del "turco" Roberto Chanel; che poi non era turco. Nacque nel
quartiere Caballito, nel cuore di Buenos Aires, da genitori napoletani, il 26 novembre del 1914 e passò la
sua infanzia a studiare la musica ed a cantare ed a suonare la chitarra nel conjunto familiare diretto dal
padre, fisarmonicista, ed integrato dai suoi 3 figli maschi.
I primi anni della carriera di Roberto Chanel furono abbastanza frustranti: a suo dire nonostante le
innumerevoli partecipazioni ed altrettante vittorie nei più popolari contest canori del paese nessun
professionista si prendeva il rischio di dargli un posto nell'orquesta. Come purtroppo abbiamo già
raccontato in questa sede per Edmundo Rivero, il motivo era da attribuirsi al suo aspetto fisico: Roberto
Chanel era troppo alto, magro, con un gran nasone e le sembianze di arabo che gli fecero appioppare il
soprannome "turco".
La prima occasione gliela diede El Cieguito Tarantino grazie all'intercessione del comune amico
Armando Cupo, e quella per Chanel fu l'entrata sui palchi della scena porteña; come tutti ben sanno chi la
dura la vince, quindi la reale consacrazione negli annali del Tango fu solo questione di tempo e
perseveranza per il il nostro Alfredo Mazzocchi.
Nel 1941 Osvaldo Pugliese si ritrovò improvvisamente senza i suoi cantores: Amedeo Mandarino integrò
l'orquesta di Anibal Troilo e Augusto Gauthier quella di Jose Garcia, Los Zorros Grises.
Mandarino sta ancora rosicando perchè con Troilo riuscì a registrare solo il coro di Pajaro Ciego (n.d.r.).
Fu il proprietario del Café Nacional a suggerire Mazzocchi al Maestro Pugliese che, nonostante le
pressioni del direttore artistico di Radio El Mundo che avrebbe preferito di gran lunga l'integrazione del
bellissimo Alberto Lago (ancora bodyshaming quindi), si impegnò con successo a fare del Turco
Mazzocchi il grande Roberto Chanel (pseudonimo trovatogli dal presentatore Julio Jorge Nelson che si
ispirò all'insegna della boutique della famosa designer filo-nazista).
La collaborazione tra Pugliese e Chanel diede alla luce 31 perle di rara bellezza ed ebbe fine per una
scelta personale del cantor: durante gli anni della repressione politica Osvaldo Pugliese, comunista
convinto, fu imprigionato diverse volte e molte più volte gli fu negato di esibirsi in pubblico con la sua
orquesta. A tal proposito Chanel racconta in una intervista rilasciata a Nestor Pinson che in una occasione,
all'alba di un concerto, il direttore munì ogni singolo musicista dell'orquesta di un manganello, nel caso in
cui ci fossero stati problemi; per fortuna quei manganelli non dovettero usarli.
Tuttavia il nostro Chanel, che già era sposato e con figli, trasse la conclusione che sarebbe stato meglio
abbandonare il conjunto per salvaguardare la sicurezza sua e della sua famiglia; dopo qualche tempo i
problemi per Pugliese terminarono e l'orquesta tornò in auge più splendida che mai.
Purtroppo però i tentativi di Chanel di rientrare nell'orquesta furono vani perchè Pugliese, militante
convinto e difensore della causa sino al sangue gli disse testuali parole: "chi si estrania della lotta è un
gran figlio di mignotta!".
Arriviamo finalmente al nostro 33 giri: "Los exitos de Osvaldo Pugliese con Roberto Chanel", edito da
Odeon in Argentina nel 1965.
Il disco è una raccolta di 14 brani di cui 6 cantati da Chanel ed 8 strumentali (che sarebbe anche lecito
chiedersi perchè intitolare il disco "los exitos de Pugliese con Chanel, ma sorvoliamo sulla questione).
I temi che ho scelto sono i primi due del lato A che corrispondono poi alle prime due registrazioni
dell'orquesta di Pugliese: Farol ed El Rodeo, incise il 15 luglio del 1943.
Con queste due meraviglie vi auguro una buona notte cari amici di Radio Tango Macao.
Un grande abbraccio!
20 settembre 2021
Storie viniliche #32
di Gabbo Fresedo
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