Ciao a tutti cari amici di Radio Tango Macao!
La storia di questa notte è dedicata ad un'orquesta poco ascoltata in milonga, non di certo a causa della
qualità della musica proposta, di altissimo livello anzi, direi più perchè nella gran quantità di orquestas di
cui i dj dispongono alcune rimangono necessariamente in secondo piano; ed è proprio per questo motivo
che questa notte vorrei dar lustro al magnifico conjunto di Francisco Rotundo.
Francisco Rotundo, nato a Buenos Aires in una famiglia di imprenditori, mostrò sin da bambino la sua
propensione per la musica ed iniziò prestissimo a studiare il pianoforte e, prima della maggiore età,
conseguì il diploma di maestro grazie al quale insegnò in diversi conservatori.
Pur non avendo all'attivo l'impressionante numero di collaborazioni che altri maestri di cui abbiamo già
parlato in altre occasioni potevano vantare, probabilmente anche perchè prima di dedicarsi
esclusivamente alla musica si occupava dell'impresa di famiglia, Rotundo seppe conquistarsi un posto
nella scena rioplatense ed a pieno merito direi.
I meriti di Rotundo furono diversi ma iniziamo dal punto forte dell'orquesta: i cantores.
Iniziamo col dire che la carriera di Rotundo iniziò più tardi rispetto a quella dei suoi più famosi colleghi,
il nostro vinse il primo premio in uno dei numerosi contest dell'epoca nel 1944 e nel 45 debuttò con la sua
orchestra durante il ballo di carnevale al club San Jose de Flores; la storia del tango ci insegna che,
sebbene il ruolo del cantor fosse già stato sdoganato qualche anno prima (come abbiamo raccontato nello
scorso episodio di Storie Viniliche), è dalla metà degli anni 40 che i cantores iniziarono ad essere i veri
canalizzatori dell'attenzione del pubblico, complice il fatto che il tango inteso come ballo iniziava un lento
declino; in questo contesto Francisco Rotundo ed il suo bandoneonista/arrangiatore/braccio destro
Enrique Titì Rossi furono d'accordo nel non porsi un limite economico nell'ingaggio di un cantor che,
sicuramente, avrebbe portato il conjunto al successo che meritava.
E così fu. La prima coppia di cantores furono Horacio Quintana ed Aldo Calderon, poi arrivarono Carlos
Roldan e Mario Pomar (che all'epoca era ancora conosciuto come Mario Corrales)e poi, finalmente la
coppia d'assi che ascolteremo oggi: el Tata Floreal Ruiz ed Enrique Campos.
L'ingaggio di Floreal Ruiz in effetti rispettò le regole che Rotundo e Rossi si erano prefissati: riuscirono
ad avere il Tata Ruiz, in pieno stato di grazia nell'orquesta di Troilo proponendogli l'astronomica cifra di
3000 pesos al mese, il Gordo gliene dava 700. A dirla tutta fu una mossa piuttosto "discutibile", Troilo
stesso la trovò estremamente seccante fissato com'era lui con la correttezza e l'amicizia ma baby, "the
music business is a cruel and shallow money trench".
Il 51 vide l'arrivo di Enrique Campos; immagino che il suo ingaggio non fu assai dispendioso, in quel
periodo Campos era il padrone di se stesso e lavorava con il suo amico Juan Carlos Miranda e, per sua
fortuna, seppe cogliere l'occasione per tornare a distinguersi come aveva fatto qualche anno prima con
Ricardo Tanturi.
Ok, basta parlare ed andiamo subito ad ascoltare il primo nella tracklist di questa splendida raccolta di
successi di Rotundo edita da Odeon nel 1970. Vamos con Llorando la carta, registrata il 10 settembre del
51, canta Enrique Campos.
In questo tema e nel prossimo che ascolteremo sono chiari gli altri meriti dell'orquesta: arrangiamenti
elegantissimi, di chiara matrice pugliesiana (a firma di Titì Rossi) ed orchestrazioni avvolgenti e votate ad
esaltare i cantores.
Ascoltiamo adesso Alma de Loca, registrata il 19 maggio del 52, cantata dall'immenso Tata Floreal Ruiz.
Rotundo si meritava questa puntata, vero?
Prima di lasciarvi devo per dovere di cronaca spendere due ulteriori paroline: in questo disco canta anche
Roldan ma le sue interpretazioni non sono le mie preferite, dopo i cantores già citati sono passati per
quest'orquesta anche cantores del calibro di Julio Sosa e Jorge Duran ed infine si, avrei potuto passare El
viejo vals ma sarebbe stato troppo facile!!!
Un abbraccio a tutti amici di Radio Tango Macao, alla prossima!