Ciao a tutti amici di Radio Tango Macao!
Come forse avrete capito dal prologo di questo nostro appuntamento le cose non andranno come al solito. Questa notte non ascolteremo un'orquesta tipica; ascolteremo e parleremo invece si di un direttore d'orquesta ma prima di tutto di un pianista, un artista, el señor Lucio Demare.
Perchè ricordiamoci che chiunque tra i nostri amati direttori era prima di tutto un musicista, chi più o chi meno dotato e, nel caso di Demare parliamo di un musicista di un livello superiore alla media, uno che ha fatto della musica, dello studio dello strumento una vera e propria ragione di vita.
Demare nacque nel 1906, nel 1912, a 6 anni, iniziò a studiare il piano con il leggendario Vicente Scaramuzza e nel 1914, a 8 anni, debuttò come professionista nei cinema Bompland e Soleil in cui suonava dalle 2 del pomeriggio a mezzanotte. A 8 anni. Lo pagavano 40 pesos al mese.
A 16 anni entrò nell'orquesta di Adolfo Carabelli ed a 20 anni, sotto l'ala protettiva di Minotto Di Cicco, entrò nell'orquesta di Canaro residente a Parigi; in quell'occasione Demare conobbe il grande Gardel che si innamorò a tal punto di una composizione ancora senza nome del giovane pianista che volle immediatamente integrarla nel suo repertorio: quel brano era Dandy.

Demare racconta che Gardel gli si avvicinò durante un concerto e si autoinvitò a casa sua per provare insieme il brano che abbiamo appena ascoltato e, dato che la mamma di Demare era Tana, pretese anche di mangiare pasta: la vecchia lo accontentò preparandogli i ravioli!
C'è da precisare che tra i crediti di Dandy figurano anche Irusta e Fugazot con cui, più o meno negli stessi anni portò il tango in Spagna esibendosi con il nome di Trio Argentina.
Al suo ritorno a Buenos Aires Demare armò in un primo momento un'orquesta con Elvino Vardaro ma presto si rese conto di voler dirigere un'orquesta completamente sua in cui potesse sviluppare pienamente il suo stile, il 1938 vide quindi la nascita della sua propria orquesta di cui oggi balliamo temi meravigliosi come Malena.

Il percorso con la sua orchestra durò sino agli anni 50, poi preferì continuare da solo, con il suo piano, concedendo di tanto in tanto a qualcuno, che ne so, un Ciriaco Ortiz qualunque, di accompagnarlo. Nel 57 entrò in studio di registrazione con l'etichetta Disc Jockey che, solo nel 1968 pubblico l'LP che stiamo ascoltando.
Ascoltando questo disco provo diverse sensazioni, ma soprattutto melanconia, forse perchè alla fine non mi importa della complessità di un'orquesta ma solo di quello che ha da dirmi, forse perchè sin da quando ero piccolo ho sempre preferito suonare da solo in camera e le produzioni alle quali tengo di più le ho realizzate da solo con la mia chitarra; forse anche anche per questo ascoltare questo 33 giri mi fa venire i brividi, più o meno come ascoltare Nocturno A Mi Barrio di Troilo; forse per me Demare è come Troilo,
pero invece di abbracciare un fueye siede di fronte ad un gran coda.