Se c'è un pezzo che i miei amici mi chiedono di tradurre è la milonga Un baile a beneficio. Penso che desti la loro curiosità, e mi fa ridere sentire questa "milonga rea" che non è un pezzo musicale, ma piuttosto un breve filmato sonoro che ti scorre davanti agli occhi quando lo ascolti.
Le immagini che descrivono l'accaduto in quella serata di milonga sono così efficaci che sembra di vederle, di stare lì, in un angolo del locale osservando quel che accade...ed è incredibile assistere a queste scene ogni volta che senti questo brano. Non stanca mai rivedere con l'immaginazione tutti i personaggi che ballano e litigano in questa milonga surreale, tutti gli abitanti di un "arrabal portegno" marginale e popolare degli anni della guardia vieja, dove il tango provava con umile timidezza i primi passi, senza sospettare che un giorno non solo avrebbe lasciato la periferia per arrivare nel centro di Buenos Aires, ma avrebbe raccontato al mondo intero la sua poesia profonda e malinconica.
Io votai "democraticamente" per la prima volta nella mia vita nel 1983, dopo aver vissuto come se fosse una consuetudine un’era di governi derivanti da colpi di stato militari, tranne il periodo del ritorno di Peron e il governo di Campora nel 1973, quando avevo undici anni e non votavo. Negli ultimi anni di governi eletti con votazioni regolari venne meno la censura sulle parole dei tangos, ma durante tutti gli anni dei governi militari il ‘potere’ si faceva carico di giudicare che cosa fosse offensivo oppure no per la morale pubblica.
Al confronto della volgarità e della pochezza di certe offerte culturali di oggi, viene da ridere pensare come si accanivano su questa o quella parola che, secondo loro, offendeva il buon costume e la morale dei cittadini.
In fatti il titolo originale di Un baile a beneficio era La podrida (il casino, il caos).
In Argentina si suole dire: "Se armò la podrida" (degenerò in litigio).
La scrisse nel 1950 Jose Alfredo Fernandez, e la musicò Juan Carlos Caviello, "El pibe del bandoneon".
Nello stesso anno il maestro Osvaldo Pugliese si servì dell’interpretazione rea e milonguera della voce del suo cantor Jorge Vidal per inciderla, regalandoci la versione più bella e conosciuta di questa milonga.
Il testo originario è leggermente diverso da quello interpretato nella versione di Pugliese, qualche sforbiciata qua e là, come sappiamo, per il bene di tutti noi, ma la maggior parte del testo è quello originale.
Cercherò di tradurre l'intraducibile del testo originale di questo pezzo divertente e "bien portegno".
Racconta la storia di un gruppo di conoscenti e amici di un personaggio malavitoso che organizzano una milonga a scopo ‘benefico’, cioè quello di raccogliere fondi per tirare fuori dalla galera a "Devoto" un galeotto che si trova in gattabuia "por asuntos de choreo" (per questioni di rapine).
Quando ballerete questa milonga mi piace pensare che possiate anche voi immaginare i personaggi che la animano e divertirvi quanto me vedendola e disegnando sul pavimento questa tela sonora "a beneficio di un reo que se hallaba engayolao por asuntos de choreo".\
Testo di Jose Alfredo Fernandez
Con el lungo Pantaleón,
Pepino y el Loco Juan,
el Peludo Santillán,
Tito y el Chueco Ramón,
salimos con la intención
de ir a un bailongo fulero
a beneficio de un reo
que se hallaba engayolado
en Devoto y acusado
por asuntos de choreo.
Al buffet por la bebida
fui con Tito y el Peludo,
que ya estaba medio mudo
por la curda que tenía;
pero ahí encontré una cría
chupando que daba gusto.
Estaba el violero Augusto,
Gatillo, el cortao Potranca
y el Zorro, con una tranca
que con verlo daba susto.
Y entre el ambiente de minas
estaban las de Mendieta
con la flaca Pañoleta,
la Paja Brava y la China,
Pichota, la Golondrina,
la mechera Encarnación,
la Bizca del Corralón,
la Grela de Puñalada,
Sarita de la Cortada,
y la Parda del Callejón.
También la Lunga Sofía,
doña Lola y la Ramona,
la Lauchita y la Patona,
y la petisa María;
la bigotuda Lucía,
la Latera, la Zulema.
Estaba toda la crema
con sus pilchas domingueras
y me pareció que entera
se había venido la Quema.
En el baile, meta y ponga,
era brava la negrada;
y, entre cortes y quebradas,
se mandaban la milonga.
Una negra media conga
bailando con un chabón,
le dio al Loco un pisotón
propiamente en el juanete:
si Santillán no se mete
el Loco le da un piñón.
Pero un petiso careta
al Loco le dio un sopapo;
cayó lo mismo que sapo
haciendo sonar la jeta.
Intervino Pañoleta
para arreglar la cuestión,
el petiso para un rincón
se las quería picar,
pero lo hizo sonar
de un tortazo Pantaleón.
Después se armó la podrida:
piñas, patadas, bancazos…
Santillán tiró un balazo
con un chumbo que tenía.
Toda la gente corría,
quedó la casa pelada;
pa' terminar la velada
yo me llevé un bandoneón,
un Perramus, Pantaleón,
y el Loco la jeta hinchada.
Traduzione di Victor Hugo Del Grande
Con lo spilungone Pantaleòn,
Peppino ed il pazzo Giovanni,
il cappellone Santillan\ e il "gambe storte" Ramon,
siamo usciti con l'intenzione
di andare in una losca milonga
per aiutare un galeotto
che si trovava in galera a "Devoto",
per questioni di rapina.
Al buffet per le bibite
andai con Tito ed il capellone,
che era già mezzo muto
dalla sbornia che aveva,
lì trovai degli ubriaconi
che bevevano da far paura,
c'era "il chitarrista Augusto",
il "grilletto", il "potranca",
ed il "volpe",
con una sbornia spaventosa.
Tra le ragazze
c'erano quelle del gruppo di Mendieta,
la magrolina "Pagnoletta",
la"paja brava",
la "china pichota”,
la "rondine",
la megera "Encarnacion",
la "sguercia del magazzino",
la "grela de pugnalada",
"Sarina" della via piccola
e la "parda del vicolo".
Anche la spilungona Sofia,
donna Lola, la Ramona,
la sorcina, la piedona, la nanetta Maria,
la baffuta Lucia,
quella che vende il latte e la Zulema,
C'era tutta "la créme"
con gli abiti della domenica,
mi sembrava che ci fosse tutta "la quema"( il brutto ambiente).
Nel ballo,
dai che ci dai,
erano bravi i ballerini,
tra "cortes y quebradas"(passi di tango)
una negra candombera,
ballando con un tipo,
gli pestò l'alluce valgo,
se Santillan non fosse intervenuto,
il tipo le avrebbe dato un cartone,
ma un nano gasato
gli diede uno schiaffo,
questo cadde come un rospo
sbattendo la faccia sul pavimento.
Intervenne allora "Pagnoletta"
per calmare gli animi,
il nano volle scappare verso l'uscita,
ma lo fece girare
uno schiaffo di "Pantaleòn".
Dopo fu rissa generale:
pugni, calci, volavano sedie,
Santillan sparò un colpo
con una pistola che aveva,
tutta la gente scappava,
rimase la milonga vuota;
per finire la serata
io rubai un bandoneon,
Pantaleòn un cappotto
ed il loco....
la faccia gonfia.
diritti d'autore Victor Hugo Del Grande
utilizzo del file musicale previa autorizzazione dell'autore
in foto: el cantorazo reo Jorge Vidal